Nott de Bisò in archivio: «Rifarla il prima possibile»

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Va in archivio un’altra edizione della Nott de Bisò. Da più parti definita ‘anomala’ con un percorso di avvicinamento che ha visto in primis l’intenzione di celebrarla in maniera tradizionale, poi di tradurla in un evento gastronomico per via delle limitazioni normative e infine, complice l’aumento di positività da covid prima del periodo Natalizio, di ridurla ad un evento gastronomico a casa nell’intenzione da una parte di limitare gli incontri e dall’altra di dare comunque respiro economico ai rioni, gravemente provati dalla pandemia.

 

Il risultato è stato tutt’altro che scontato. Rispetto alle aspettative iniziali, rionali e non, hanno deciso di celebrare comunque la manifestazione, chiamando, ordinando e in qualche caso persino intasando le linee. Alla mattina inoltre una delegazione di rionali si è recata al punto tamponi della Graziola e al centro vaccinale in Fiera per recapitare una ventina di pasti agli operatori sanitari impegnati al servizio della cittadinanza. Un gesto simbolico che al momento dello ‘smonto’ dal turno, i sanitari stessi hanno apprezzato enormemente. 

Alla sera invece tra le 19 e le 20 in tutti e cinque i rioni si sono susseguiti in successione transiti di sacchetti contenenti cappelletti, piadine, pizze fritte,  arrosticini, polente e anche Bisò, in bottigliette. In Borgo alle 19 c’era la fila ordinata lungo il portico della Magione. I volontari, preventivamente tamponati, hanno fatto fronte alle richieste e il Priore Filippo Rava ha posto l’accento sulla pioggia caduta incessantemente. «Abbiamo salvato capra e cavoli. Dovremo comunque riproporre la vera Nott de Bisò appena possibile». 

Over booking al Giallo. Tantissimi gli ordini ricevuti da Porta Ponte, che hanno avuto come conseguenza qualche criticità nella gestione. Tanto che l’indomani il capo rione Daniele Lama ha pubblicato sui social una nota di scuse. Bene negli ordini anche il Verde che si è dimostrato piuttosto organizzato. Al Nero fila fuori nel cortile, distribuzione rapida e alla fine della serata cerimonia del Rogo ripresa anche dai video pubblicati sui canali social. Infine in Campidori, tutto molto bene a parte l’acqua. Gli ordini a pranzo sono stati ovviamente meno di quelli pervenuti a cena. Comunque buoni numeri «da non lamentarsi visti tempo e situazione» – ha detto Gianluca Maiardi. Forse vincente è stata la scelta di non fare consegne a domicilio. Intanto il menu è stato apprezzato.

Resta il pallino di organizzare la vera  Nott de Bisò in piazza.

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La vignetta di Renzo “Bank” Banchini

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