Antonio Nity Caselli è una rarità assoluta. «Io volevo farcela per il Rione, mica per me stesso».
Un «figlio del Rosso», di una storica famiglia rionale, impegnata al massimo livello, diventa cavaliere della Bigorda.
«Sembrava impossibile, vero? E infatti è diventata impossibile».
Macché, questo è un infortunio che fa parte del mestiere.
«Sono caduto mentre la cavalla entrava in curva sulla pista di destra. Dopo la botta, il riposo e il recupero, ho capito che sabato 11 giugno non avrei potuto essere in campo».
Un percorso iniziato da appena 7 mesi, con l’età giusta per riprovarci ancora molto presto.
«È successo in allenamento, ma poteva succedere anche in giostra la sera della Bigorda. Per questo non me la sento di riprovarci subito»
Una brutta botta.
«Il dolore è tanto e la paura è stata persino di più. Poi cadere lo stesso giorno di Enzo Berardi mi ha innescato pensieri negativi e quando ho provato a rimontare a cavallo ho capito che non ce l’avrei fatta».
È umanamente molto comprensibile.
«Mi dispiace perché io avrei voluto esserci per il Rione, per la scelta del Rosso di puntare su di me».
Per il Rosso ci sarai comunque, la sera del giuramento sarà la tua.
«Mah, dicono così, ma non so se me la merito».
Basta, fine del rammarico. È un brutto episodio che conferma peraltro l’ottima sicurezza delle protezioni.
«Sì, se non avessi indossato correttamente la tartaruga (il corpetto protettivo da equitazione, ndr) poteva finire male. Così me la dovrei cavare con un brutto ematoma e qualche dolore».
Il percorso di allenamento fatto insieme alla cavalla Brenda Maisa tornerà utile.
«Lo spero. Daniele Leri, che la conosce perché ne è il proprietario, ha pochissimo tempo per preparare la sua gara, ma trova un grande gruppo di scuderia pronto a sostenerlo da subito».
E nel 2023 torna in campo Antonio Nity Caselli.
«È una decisione ancora da valutare».
È il destino di un «figlio del Rosso».
«Io sono in scuderia ogni giorno, mi interessa solo rispettare il lavoro di tutti. Ma ogni valutazione sarà presa insieme al Rione soltanto dopo il Palio, alla fine del mese di giugno».